Nata nel 1987, vive e lavora a Düsseldorf, dove un gran numero di pittori nordici gravitò presso l'Accademia d'arte nel XIX secolo, per studiare quella che era allora la nuova arte della pittura di paesaggio. Eppure la dimensione del paesaggio è presente solo nominalmente nelle astrazioni di Gerken, in primo luogo perché i suoi dipinti hanno una forma quasi quadrata e non i rettangoli orizzontali più adatti all'arte del paesaggio. Oltre all'espressione, i dipinti di Gerken sono anche definiti dalla tradizione dell'autonomia dell'immagine associata all'astrazione.
Nell'espressione è possibile esaminare la superficie piatta del dipinto come una trama sismografica della coreografia dei movimenti dell'artista. Il dipinto è un documento della sua stessa genesi, una registrazione dei propri strati di vernice e materiale, oltre alla somma dei singoli segni degli strumenti. L'autobiografia del dipinto può quindi essere letta come documentazione del potere espressivo, ma anche concretamente, come piattaforma per esprimere la sua materialità e i suoi colori.